Al rush finale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che individua le tipologie di opere per le quali sarà obbligatorio il ricorso alla procedura del dibattito pubblico. Si tratta del decreto previsto dal Codice dei contratti (art. 22) che introduce nel nostro ordinamento il cosiddetto débat public, uno strumento mutuato dalla Francia che lo applica sin dal 1995 (legge Barnier (/news/archivio/File/2018/01/loi-barnier.pdf)) per coinvolgere i cittadini nella definizione di progetti di una certa rilevanza, prima ancora che questi prendano una forma definitiva.
Per opere di una certa rilevanza, infatti, in Francia viene attivato un dibattito con le comunità interessate e gli stakeholder, mettendo in discussione non solo le caratteristiche dell’opera, ma anche l’opportunità di realizzare gli interventi oggetto del confronto. Si tratta di un modo per fare aderire quanto più possibile il progetto al contesto sociale e ambientale in cui si inserisce, di uno strumento che serve soprattutto per facilitare la comprensione e l’accettazione delle opere da parte delle comunità ed evitare contestazioni (e rallentamenti) nelle fasi di realizzazione.
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